Il Progetto “Non cadere nella rete”viene svolto annualmente nella secondaria di Primo Grado di Majano del nostro Istituto dall’anno scolastico 2013-2014 dalla Professoressa Pagnutti Alessandra che l’ha ideato con lo scopo di prevenire i fenomeni di bullismo e di cyberbullismo e di promuovere l’utilizzo consapevole dei dispositivi digitali, orientando i minori ad un comportamento responsabile nella gestione delle relazioni interpersonali e nell’uso della rete. Il primo anno il progetto è stato svolto in via sperimentale in una classe seconda, a seguire nelle classi terze che, in alcune serate organizzate per i genitori e aperte anche al resto della cittadinanza, hanno esposto le possibili conseguenze pericolose derivanti dall’uso poco consapevole dei social network, con particolare riferimento al rischio di cyberbullismo e di net-dipendenza. Successivamente le classi terze di ogni anno, opportunamente preparate, attraverso il loro tutoraggio hanno formato gli alunni delle classi prime spiegando loro il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, i rischi di adescamento e di incappare in siti pericolosi o incontrare malintenzionati in chat, nonché le conseguenze derivanti dall’uso eccessivo dei videogiochi. Gli alunni esperti delle classi terze nell’anno 2016-2017 hanno presentato il Progetto “Non cadere nella rete” agli alunni di altri Istituti attraverso il Festival della Costituzione a San Daniele del Friuli e andando in trasferta alla Scuola di Primo Grado di Fagagna e Sedegliano. Dall’anno scorso e per quest’anno scolastico la formazione ai rischi della rete è avvenuta a classi parallele. La Prof. Pagnutti ha svolto tre lezioni partecipate rivolte agli alunni delle classi prime, seconde e terze in cui ha trattato rispettivamente del bullismo e cyberbullismo; dell’uso consapevole dei dispositivi digitali, in particolare dello smartphone; della privacy, del sexting e della web reputation. Nelle diverse attività, sono stati riferiti contenuti aggiornati corredati da immagini e video, trattati prevalentemente in modo partecipato, facendo anche uso della pratica laboratoriale (in particolare del gioco di ruolo), che è poi proseguita nelle singole classi con la collaborazione e condivisione nella didattica degli altri docenti. Con il progetto permanente si spera di offrire agli alunni l’opportunità per una maggiore comprensione delle dinamiche di rete e di dotarli di utili strumenti per assicurare loro una maggiore protezione; nel contempo di favorire lo sviluppo dell’empatia e del concetto di responsabilità personale nell’ottica di un ampliamento del senso di giustizia, d’ inclusione e di rispetto degli altri ma anche di se stessi.